Il lago di Ganzirri (dettu “ù Pantànu ‘dì Ganzìri”), presenta le seguenti caratteristiche fisico-territoriali: altitudine a livello del mare, superficie m2 338.400, forma allungata nel senso S.O.-N.E. misurante m. 1670 ca., larghezza massima m. 282, minima m. 94, profondità massima m. 7, quantità d’acqua raccolta circa 1.000.000 di m3 e temperatura di quest’ultima oscillante tra gli 11° ed i 31° tra i mesi di gennaio ed agosto; la “salinità” del pantano varia tra 29 e 34. Questo lago ha una sorgente d’acqua minerale e, dal fondo, risalgono bollicine di gas la cui intensità d’emissione varia al variare della pressione atmosferica; un detto locale afferma che “il lago fa i palloni”. Il fenomeno assunse dimensioni “esagerate” durante il sisma del 1908, tali che queste acque sembravano ribollire..! È avvenuto spesso il verificarsi di morìe di pesci nelle acque del lago, dovute ad anidride solforosa sviluppata dal batterio “Desulfovibrio Desulfuricans” che riemerge dopo i movimenti delle masse d’acqua del lago. I fenomeni degenerativi dovuti alla produzione di idrogeno solforato si sono verificati spesso nel passato, con questa evidente mortalità sia degli organismi presenti sul fondo che a livelli più superficiali. Inoltre, nel pantano il movimento della fanghiglia marrone–rossastra del fondale in conseguenza di particolari condizioni climatiche determina le cosiddette “torbide”. Il livello del lago non è stabile; esso infatti s’innalza con la cosiddetta “inchitura”, sensibilmente parallela alla fase della corrente “montante” dello Stretto, e si deprime invece con la “mancatura” o “secchezza”, pure parallela alla fase della corrente “scendente” dello Stretto. Le acque del lago sono in comunicazione con il mare adiacente per mezzo di canali, alcuni fatti costruire dagli Inglesi intorno al 1830, il primo dei quali, il canale Catuso, è coperto e si trova situato nella zona Sud del lago, mentre il secondo, denominato Carmine o Due Torri, è scoperto e si trova quasi al confine Nord del lago; un terzo canale, scavato in contrada Margi, collega il lago di Ganzirri con quello di Faro.
La “fauna” del lago è rappresentata da Gamberetti trasparenti, Granchi “corridori”, Gamberoni (qui diffusi dal signor Li Greci del “Centro Pesca”, che li portò dallo stagnone di Marsala), altri crostacei, organismi che proliferano sui pali da coltivazione detti “Denti di Cane” ed altre forme d’incrostazione soprannominate “Cacaferri”.
Raramente, può pescarsi qualche seppia di medio peso, più frequentemente i “ghiozzi”, il “pesce ago”, il “nono” (che è solito mordicchiare le gambe dei pescatori immerse in acqua, oltre ad essere grande divoratore di uova di zanzara), “l’acciuga dei laghi” (detta “Amarèdda”), l’anguilla”, i cefali, ecc.
Si riscontra nel lago la presenza della rana specie “Discoglosso” e numerosi tipi di Alghe, impiegate in passato anche nell’industria farmaceutica.
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