Il 9-11-1860, il Giornale Officiale di Sicilia pubblicò per la prima volta una notizia sul ponte sul nostro Stretto, proveniente dalla Gazzetta di Torino: “…Lo Stretto di Messina verrebbe superato mediante un ponte tubolare. il governo inglese favorirebbe vivamente questo progetto, e si tratterebbe che la valigia delle Indie dovesse sbarcare a Siracusa e percorrere appunto questa via… Non ci è noto che il progetto sia già stato presentato al governo…”
In realtà, l’idea faceva riferimento ad un primordiale progetto risalente al periodo romano quando, nel 251 a.C., Lucio Cecilio Metello fece realizzare una specie di “passerella” lunga tre chilometri fatta di botti di legno; concepita per trasportare a Roma gli elefanti conquistati ai cartaginesi; il fragile ponte galleggiante fu completato, ma… nessuno lo attraversò mai, perché una mareggiata lo distrusse non fu più ricostruito.
I primi progetti moderni di un ponte e di un lungo tunnel sottomarino risalgono agli anni 1866 e 1870 e la Regione Sicilia iniziò poi i primi studi geologici sulle coste, pubblicati nel 1961.
La legge 1158 del 17 dicembre 1971 istitisce la società Stretto di Messina SpA. Concessionaria di Stato per la progettazione e la realizzazione del ponte sullo stretto. La progettazione definitiva del ponte a campata unica “più lunga del mondo”. Oggi è allo stato conclusivo, ultimata la progettazione la decisione passera poi al CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) che avrà il compito di autorizzarne la costruzione.
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