LAGO FARO – l’antica Citta di Risa

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Presso la spiaggia del Lanternino, in direzione Ganzirri, si nota uno “strato” della lunghezza di circa 3 Km e largo sino a 8 mt, quasi una “barriera” della costa: tradizionalmente, esso appartenne ad una leggendaria città giacente da secoli sui fondali del Pantano piccolo detta “Risa”, dal nome della principessa che la governava, che a causa d’un cataclisma qui sprofondò (ancora oggi, fra i vecchi del luogo, c’e’ chi giura di udire, durante le fasi di cattivo tempo, un suono come di “campane” risalente dalle profondità del lago, attribuibili a quelle dell’antica città..!). Altre tradizioni locali attribuivano questa formazione rocciosa ad Orione, fondatore della città. La barriera è denominata “Mulàru” o “Mammurìi”, ed è popolata da organismi “Rupicolli” oltre che da alghe, protozoi, loro simili e protozoi marini dal guscio calcareo diffusi crostacei, molluschi, pesci ed altra fauna anche “abissale”, qui condotta dalle correnti “di marea”.

La tutela della fascia costiera nel versante Jonico è anche giustificata dall’esistenza di questa particolare e poco comune formazione rocciosa (detta inoltre “Beach Rock”) espressione di processi relativi a trasformazione di sedimenti legati ad equilibri fisico-chimici controllati da fattori climatici, assai probabilmente legata all’attività “tettonica” ben nota dell’area dello Stretto.

Per tale suo significato, l’inclusione nell’area di “preriserva” aggiunge un ulteriore valore “naturalistico” da tutelare e studiare anche ai fini di una divulgazione scientifica sui processi tettonici in atto. L’insieme delle caratteristiche evidenziate, e conservate a tutt’oggi nonostante lo sviluppo urbanistico dell’area, evidenziano una realtà“ ecologica che fornisce piene motivazioni alla proposta di nuova delimitazione della Riserva Naturale Orientata della “Laguna di Capo Peloro”.

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